Come si è manifestata la problematica dell’autismo
C’erano dei problemi con il dormire e con il correre. Mi è stato detto: “Penso che tuo figlio potrebbe essere autistico”. Ricordo ancora quella sensazione di calore molto forte, come dopo aver fatto una docia calda. Ho detto no no no no no non lo è!
Quali sono i sintomi di autismo che aveva Daniel
Daniel era ossessionato dal giocattolo “il trenino Thomas”, voleva giocare solo con lui e non esistevano altri giochi…
Ha trascorso la festa di compleanno per i suoi quattro anni sulle scale mentre tutti i suoi amici erano a giocare nella stanza accanto, perché non ce la faceva a sopportare la situazione, era troppo per lui non voleva giocare con i bambini e preferiva giocare da solo. Quando andavamo al parco giochi lui correva in un angolo a giocare da solo. lo trovava così difficile e soprattutto quando le bambine urlavano lui si metteva le mani sulle orecchie e dovevo riportarlo a casa.
Dopo aver mangiato il suo pannolino era sempre pieno, non digeriva il cibo, e all’età di due anni e mezzo eravamo di ritorno dal mio paese di origine e Daniel è svenuto sull’aereo all’atterraggio e da quel giorno ha una specie di crisi epilettiche. Ha iniziato a vomitare il cibo non digerito due tre quattro volte al giorno e avevamo paura anche di notte, è successo pure che si svegliava al mattino presto vomitando tutto quello che aveva mangiato la sera prima. Io pensavo cosa può essere peggio di così, era una vita infernale…
Limitazioni nella vita quotidiana
Siamo arrivati al punto che non potevamo più uscire di casa, non eravamo in grado di guardare una partita al bar o camminare per strada, tutto ciò che voleva Daniel era solo stare tra le mie braccia, stare a casa ad abbracciarmi. Temevo di avere un ospite a casa mia perché mio figlio poteva girare nudo per casa, avevo paura di andare in un negozio perché Daniel urlava.
Ovviamente ero così stanca perché per un anno e mezzo ho vissuto dormendo solo tre ore su 24.
Perché Diana ha deciso di provare la terapia con le cellule staminali per la problematica dell’autismo di suo figlio Daniel?
Non sta godendo la sua vita come dovrebbe e io come mamma avevo il dovere di fare qualcosa per farlo stare bene.
Non volevo credere che non ci fosse nulla da fare per aiutarlo se non giocare e interagire con lui.
Quindi ho fatto molte ricerche sulle cellule staminali. Ho parlato con mio marito e insieme a lui abbiamo preso la decisione.
Siamo andati in Clinica.
Come si è trovata nella Clinica Swiss Medica
Sono rimasta scioccata per l’accoglienza calorosa del personale, è stato eccezionale, mio figlio si è sentito a suo agio e amato…
Siamo stati un paio di giorni li’, ci siamo consultati con i medici, hanno fatto le analisi del sangue a Daniel, vari test e hanno controllato le sue condizioni.
Abbiamo così iniziato il trattamento con le cellule staminali, in seguito abbiamo avuto l’assistenza continua dei Medici, che mi tranquillizzavano ed erano sempre vicini a noi. Siamo tornati a casa.
Come è cambiata la vostra vita dopo la terapia con le cellule staminali
Sono passati nove mesi dalla terapia e la nostra vita è cambiata incredibilmente!
Mamma è calma, papa è calmo perché nostro figlio ora è felice.
Miglioramenti dopo la terapia con cellule staminali per l’autismo
Ovviamente a casa noi abbiamo aspettato ogni giorno che il miracolo accadesse ed è successo…
Mio figlio che giocava in camera al piano di sopra e mamma che si siede e prende un caffè, non è mai successo, prima urlava sempre.
La prima cosa che io e mio marito abbiamo notato è stata la pancia piatta, di solito era gonfia…
Poi ha iniziato a lasciare il cibo nei piatti, wow! di solito chiedeva sempre più cibo.
Ha iniziato a digerire meglio il cibo e a tollerare gli alimenti, ad esempio a mangiare la cioccolata senza problemi.
La prima volta che siamo usciti, siamo andati al ristorante quando l’ho fotografato e ho pubblicato la foto su Facebook, tutti i miei amici, la famiglia e le persone che ci conoscono mi hanno chiesto: questo com’è possibile?
La cameriera ha portato a Daniel un po’ di matite colorate così lui ha disegnato, ha aspettato il suo pasto, sai in questi tre anni ero al mio secondo appuntamento, ma questa volta con i miei due uomini. Ora potrò andare tranquillamente a fare la spesa con Daniel…
Non ho nemmeno bisogno di tenergli la mano, posso dire a Daniel vieni qui, lui mi ascolta e torna. E mi aiuta anche a mettere i prodotti nella borsa dopo la scansione, ogni tanto facciamo al contrario.
Ora mi chiede di bere portandomi un bicchiere e dicendo “acqua”. Wow!
Un giorno sono entrata in cameretta e ho visto i suoi pantaloni, la sua maglietta e i suoi calzini sul letto e ho provato a incoraggiarlo, dicendogli puoi provare a vestirti da solo e in qualche modo ci è riuscito! Ho chiamato subito mio marito: non potevamo credere ai nostri occhi! Tutto questo è successo grazie al trattamento con le cellule staminali.
Come entrare nel programma di trattamenti
Innanzitutto si deve considerare che ogni caso di autismo è soggettivo quindi è fondamentale individuare come agire al meglio per ottenere i migliori risultati.
Per questo la Ns equipe ha definito i seguenti step:
- Consulenza preliminare telefonica.
- Raccolta della anamnesi (modulo di raccolta dati, referto del medico, video del paziente in azioni quotidiane).
- Valutazione dei Ns medici esperti.
- Preparazione di un programma di trattamenti preliminari e prenotazione di videoconsulenza con l’esperto.
- Trattamento in Clinica compreso di analisi, visite, somministrazione delle cellule e logopedia (se necessario).
- Check-up dopo la dimissione.
Ci auguriamo che queste informazioni ti siano state utili nel caso le stesse cercando per te o per le persone che ti stanno a cuore.
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Richiedete una consulenza online gratuita da un consulente medico per sapere se le cellule staminali potrebbero funzionare per voi.
Medical Advisor, Swiss Medica doctor