Terapia con le cellule staminali per il morbo di Crohn

Il morbo di Crohn è una delle numerose patologie per le quali non è ancora stata trovata una cura definitiva. Può essere gestito con una combinazione di farmaci, cambiamenti nello stile di vita e una corretta alimentazione. Nonostante ciò, anche per i pazienti nella cui condizione sia stato riscontrato un miglioramento, è spesso presente il rischio di ricaduta.

È per questo motivo che molte persone si rivolgono a trattamenti alternativi. Una delle opzioni più promettenti è l’utilizzo delle cellule staminali per il morbo di Crohn; tuttavia, prima che un paziente prenda in considerazione questa possibilità, deve essere consapevole di tutte le caratteristiche della terapia. 
Questo articolo tratterà della cura del morbo di Crohn con cellule staminali, della procedura da seguire e dei risultati previsti.

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Dr. Aleksandra Fetyukhina

Medical Advisor, Swiss Medica doctor


Cos’è il morbo di Crohn?

Il morbo di Crohn è una malattia che causa l’infiammazione del rivestimento dell’intestino; tuttavia il paziente può sperimentare i sintomi in qualsiasi punto del tratto gastrointestinale in cui transita il cibo, dalla bocca all’ano. Anche se questa infiammazione è legata al sistema immunitario non tutti gli esperti medici la considerano una malattia autoimmune.

Le cause sono ancora sconosciute, ma gli studi mostrano che potrebbero essere da ricercare in una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunitari. Le persone che hanno fratelli o sorelle affetti da questa malattia hanno una probabilità di 30 volte superiore al normale di svilupparla a loro volta. Inoltre si è diffusa maggiormente nei paesi sviluppati e nei contesti urbani. L’Europa orientale presenta il maggior numero di casi di morbo di Crohn (viene diagnosticato a circa 3 persone su 1.000). Solitamente questa malattia inizia a manifestarsi tra i 15 e i 30 anni, colpendo uomini e donne in egual misura. Il fumo, l’assunzione di proteine animali e lo stress sono tutti fattori di rischio collegati a questo disturbo.

Esistono diversi tipi di morbo di Crohn a seconda di quale parte dell’apparato digerente viene colpita.

Quali sono i sintomi del morbo di Crohn?

Il morbo di Crohn viene spesso confuso con la colite ulcerosa, poiché i sintomi provocati da queste patologie sono piuttosto simili; tuttavia, mentre la prima può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, la colite ulcerosa interessa solamente il colon. Diagnosticare il morbo di Crohn può essere difficile e il metodo più efficace per determinarne l’effettiva presenza è effettuare una colonscopia.

Come si manifesta il morbo di Crohn?

I sintomi possono variare, ma tra i più comuni sono inclusi dolore addominale, diarrea (in casi gravi sanguinosa), febbre, affaticamento, afte, diminuzione dell’appetito e perdita di peso. Tutto ciò può portare a molte complicazioni, fino ad arrivare a un aumento del rischio di sviluppare un cancro all’intestino per chi soffra di infiammazione del rivestimento intestinale.

Periodi di riacutizzazione e remissione sono caratteristici di questa malattia. Molte persone si accorgono dei sintomi anni prima che venga loro diagnosticata.

Quali sono i trattamenti per la malattia?

Questa patologia cronica non ha una cura, ma medicinali e trattamenti specializzati possono essere utili per alleviarne le manifestazioni o prevenire una ricaduta. I farmaci più comunemente usati sono i corticosteroidi per bloccare i sintomi e il metotrexato o la tiopurina per prevenire le ricadute. 

È da sottolineare l’efficacia di una dieta specifica nel prevenire le ricadute associate all’infiammazione dell’apparato digerente. Inoltre si consiglia vivamente ai fumatori di abbandonare questa abitudine, perché influisce significativamente sui sintomi della malattia.

Anche se i pazienti affetti dal morbo di Crohn hanno un’aspettativa di vita solo leggermente ridotta rispetto alla media esiste una serie di complicazioni che possono rivelarsi fatali ed è per questo che è importante che i pazienti siano cauti e si sottopongano alle terapie appropriate.

Anche con i trattamenti adeguati, circa la metà delle persone finisce per aver bisogno di un intervento chirurgico nel corso dei primi dieci anni di malattia. La terapia che stabilisce l’impiego delle morbo di Crohn e cellule staminali è un’opzione più recente.

I vantaggi del trattamento del morbo di Crohn con la terapia cellulare

Trattare questa patologia è complicato e tenere monitorati i sintomi può presentare molte difficoltà. Fino alla recente scoperta delle cellule staminali non era presente sul mercato alcun rimedio sufficientemente potente per combattere la malattia in modo adeguato e risolvere le problematiche a essa connesse. La terapia di cura morbo di Crohn con cellule staminali può essere eseguita presso la clinica Swiss Medica, che offre un trattamento preciso per questa patologia.

Numerosi vantaggi sono stati riscontrati nei pazienti che si sono sottoposti al trattamento con le cellule staminali - morbo di Crohn; tra essi una riduzione dell’infiammazione, una più efficiente riparazione dei tessuti e una minore risposta immunitaria.

Sono stati condotti diversi studi che hanno messo in evidenza prove di miglioramento in seguito alla terapia con le cellule staminali del morbo di Crohn. Nel corso di uno studio, ad esempio, le stenosi di Crohn (aree di restringimento nell’intestino) sono state iniettate con cellule staminali mesenchimali (CSM); appena dodici settimane dopo la metà dei pazienti aveva mostrato un certo grado di miglioramento.

In un altro studio che ha combinato esperimenti su animali e umani è stato possibile osservare il miglioramento di vari indicatori della gravità della malattia. Inoltre, una meta-analisi di 29 studi precedenti ha mostrato un miglioramento più evidente nelle fistole legate al morbo di Crohn rispetto al placebo.

Cosa comprende il programma di trattamento?

A seconda che la terapia utilizzi cellule proprie del paziente o di un donatore, la procedura può durare da alcune settimane a diverse ore.

In primo luogo, le CSM vengono estratte dal midollo osseo e/o dal tessuto adiposo (procedura simile alla liposuzione, ma più semplice); ne è necessaria solo una piccola quantità che viene poi separata, lavorata e coltivata fino al raggiungimento della dose terapeutica nel laboratorio di Swiss Medica.

Le cellule staminali mesenchimali raccolte vengono elaborate in laboratorio per ottenere la quantità necessaria alla terapia.

Infine il prodotto medicinale per la terapia cellulare viene reimmesso nell’organismo del paziente a riposo attraverso una flebo standard: un processo sicuro e indolore.

L’altra opzione è quella di utilizzare le CSM donate: in questo caso le cellule possono essere prelevate dal midollo osseo o dal tessuto adiposo, così come dal cordone ombelicale o dalla placenta. Questo rende il processo di trattamento più veloce, poiché il prodotto a base di cellule è già pronto per l’uso terapeutico.

Durante la terapia che prevede di trattare il morbo di Crohn con cellule staminali l’organismo del paziente riceve decine o centinaia di milioni di queste cellule che vanno a ripristinarne le perdite quotidiane, superandole di mille volte.

Le cellule staminali sono uniche e hanno il potere di trovare il punto in cui sono localizzati dei danni nell’organismo e ripararli. Nel corso della terapia, quando queste cellule raggiungono l’organismo, iniziano a cercare l’area danneggiata e a lavorare su di essa. 

Dal momento che le cellule staminali sono già parte del naturale sistema di riparazione, questo processo viene recepito dall’organismo umano come del tutto normale.

Cosa potrebbe essere incluso nel programma di trattamento?

Oltre alla terapia rigenerativa con le CSM esistono delle tecniche aggiuntive che possono essere utilizzate per offrire al paziente il massimo livello di cura. Tra esse sono inclusi: 

  • Terapia con iniezione di ozono-laser
  • Crioterapia
  • Fisioterapia
  • Test medici, diagnostica supplementare
  • Consultazioni mediche (specialisti in neurologia, psichiatria, psicologia, neuroriabilitazione, nutrizione, ecc.)

Quando un paziente può aspettarsi di vedere un miglioramento?

Per i pazienti che hanno ricevuto un trattamento con le cellule staminali per il morbo di Crohn i risultati non saranno immediati: è necessario che trascorra del tempo perché le cellule somministrate siano in grado di esercitare il loro effetto sul tessuto del tratto digestivo. Possono passare settimane o addirittura mesi per osservare significativi miglioramenti, anche se i primi risultati possono essere riscontrati già nei primi giorni di terapia. Solitamente il paziente nota un miglioramento graduale dei sintomi durante i successivi 2-4 mesi.

Quali sono i risultati del trattamento?

Ascoltare le esperienze di pazienti reali che hanno ricevuto il trattamento morbo di Crohn - con cellule staminali è il modo migliore per conoscere i risultati. Di seguito è riportato il caso di un paziente che si è sottoposto alla terapia con le cellule staminali per la sua patologia presso la clinica Swiss Medica.

Armando, paziente dagli Stati Uniti di 24 anni affetto dal morbo di Crohn:

Dopo avere ricevuto la diagnosi nel 1997, Armando ha provato i corticosteroidi per il trattamento della patologia, ma con scarsi miglioramenti nei suoi sintomi. Questo lo ha spinto a informarsi sull’utilizzo delle cellule staminali per trattare il morbo di Crohn, venendo a conoscenza di Swiss Medica e decidendo di sottoporsi alla terapia. Alcuni giorni dopo aver ricevuto il trattamento, il paziente ha iniziato a riscontrare cambiamenti positivi nelle manifestazioni della sua malattia.

“Nel giro di pochi giorni ho notato un miglioramento nel livello della mia energia, nella qualità del sonno e nella diminuzione dei dolori alle articolazioni, compresi quelli alla schiena. Ho capito che il trattamento ricevuto aveva davvero iniziato ad avere un impatto. So che ora dovrò aspettare del tempo e che i miglioramenti saranno graduali.

Si riceve una cura olistica, progressiva, che agisce su molti livelli in cui è possibile vedere un bel cambiamento”.

È importante tenere a mente che non tutti i pazienti vedranno gli stessi risultati dopo il trattamento. Ogni caso è diverso e, di conseguenza, mentre alcuni pazienti possono vedere un miglioramento significativo, per altri questo potrebbe non accadere.

Quanto è sicura la terapia cellulare per il morbo di Crohn?

Il trattamento con le cellule staminali è un’opzione relativamente sicura: gli studi effettuati per valutare il beneficio terapeutico tengono conto anche di questo aspetto. Il rischio che si verifichino effetti collaterali significativi è risultato molto basso, inferiore al 2%.

Una revisione del 2021 ha rafforzato questo dato, mostrando che gli studi moderni riconfermano la sicurezza del trapianto di CSM per il trattamento di questa patologia.

Ci sono potenziali effetti collaterali?

Come per qualsiasi procedura medica, nella cura del morbo di Crohn con cellule staminali

possono verificarsi potenziali effetti collaterali. Uno studio clinico che ha utilizzato le CSM del cordone ombelicale, per esempio, ha rilevato febbre a breve termine in quattro pazienti su ottantadue dopo l’infusione delle cellule staminali. Tuttavia la febbre era di lieve entità e non sono stati registrati effetti collaterali gravi.

Nella maggior parte dei pazienti non vengono riscontrate reazioni indesiderate. In rari casi gli effetti collaterali sono lievi e tipicamente limitati a mal di testa e febbre che vanno a risolversi da soli.

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Coloro che si sottopongono al trattamento con le cellule staminali presso Swiss Medica riceveranno cure da un team altamente qualificato e competente. Ogni paziente è unico e, di conseguenza, i piani di applicazione della terapia sono personalizzati e specifici per ciascun individuo.

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Dr. Aleksandra Fetyukhina
Recensore

Medical Advisor, Swiss Medica doctor

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